Verso Madrid, attraverso l’Andalusia e l’ordito dei sogni

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di FEDERICO PACE

In quello spazio ampio poco meno di settecento chilometri che separa Málaga da Madrid, c’è una specie di chiave segreta che apre le porte della penisola iberica. Il treno attraversa l’Andalusia, la Sierra Morena, la Meseta Meridionale ed entra in Castiglia per poi arrivare nella capitale. Un treno che conserva la memoria di tutti quegli spagnoli che hanno seguito il percorso dal sud verso il cuore centrale di Spagna. Dalla periferia verso il centro attraversando un paesaggio struggente.

IN LIBRERIA:
—>>“Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza”, Federico Pace (Einaudi)
—>> “La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)
—>> “Controvento”, Federico Pace (Einaudi): in libreria dal 16 maggio 2017

Una volta il viaggio, a bordo di questo convoglio, si compiva di notte. Ci si addormentava poco dopo essere partiti e ci si svegliava quando il treno stava per arrivare alla meta. Nel mezzo c’era una notte lenta e leggermente mossa. Gli ulivi e le case bianche sotto il cielo buio, il rumore della ferrovia, l’ondeggiare lento della carrozza. Elementi che si intrufolavano nei sogni esili che prendevano vita nel segreto del sonno. Chimere, desideri, finzioni. Tutto partecipava all’ordito di quello che sarebbe potuto succedere nella capitale.

Lo scrittore spagnolo Antonio Muñoz Molina, originario di un piccolo paesino dell’Andalusia, scrive che in quella terra desertica e chiusa i treni notturni sono «il grande fiume che ci conduceva nel mondo e poi ci riportava a casa, le vie d’acqua che scorrevano nelle tenebre verso il mare o verso le belle città dove ci attendeva una nuova esistenza, più luminosa e autentica, più simile a quella promessa dai libri».

Il 3 agosto del 1980 un ragazzo di Málaga, un giovane attore di poco più di diciannove anni decise di lasciare l’Andalusia per diventare un attore professionista. Si chiamava Antonio Banderas. L’estate caldissima, la stazione di Málaga alle sei del pomeriggio, gli amici che gli avevano portato i pacchetti di sigarette. I saluti infiniti e gli ultimi scherzi. Gli addii a un passo dal vagone. Il treno tocca Granada, Bobadilla, Córdoba, Linares-Baeza, Alcázar de San Juan e Aranjuez.

Quella partenza di quasi trent’anni fa segnava una rottura tra quel che era stato fino ad allora e quello che sarebbe stato poi. Era, come possono essere solo le partenze, il valico di un confine. Quando il treno si mise in marcia, ha ricordato l’attore, lui era già un altro. Il bambino era morto. Da quel momento, dall’istante in cui il convoglio si è staccato dalla stazione, c’era un adulto che andava a guadagnarsi la vita a Madrid. Quanti hanno fatto lo stesso viaggio senza diventare Antonio Banderas? Quanti i sogni evaporati alla stazione di Madrid? Quanti, anni dopo, hanno compiuto un mesto viaggio di ritorno?

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«Man mano che scende verso il Guadalquivir, – scrive Muñoz Molina, – il treno avanza più veloce tra gli ulivi, le cui lunghe fila si aprono come a ventaglio dai consecutivi punti di fuga. Gli olivi e il contorno dei pioppi che annunciano il fiume, la sierra lontana con i suoi grappoli di case bianche aggrappate ai suoi pendii».

La nuova stazione ferroviaria di Málaga, inaugurata nel 2006 e che prende il nome della filosofa malagueña Marìa Zambrano, è quasi più un centro commerciale che il luogo da dove partono e arrivano i treni. Tanto che manca persino l’orologio, il grande punto d’orientamento di una centrale ferroviaria. Per lo scrittore spagnolo Justo Navarro quest’insolita assenza è la spia di qualcosa d’altro. Le vetrine, la possibilità di acquistare qualsiasi cosa a qualsiasi ora, partecipano a celare per sempre quel trascorrere del tempo che una stazione con i suoi orari, gli addii e le separazioni rende invece così esplicito.

Oggi non ci sono più i treni notturni a unire Málaga a Madrid. L’ultima Estrella del Estrecho ha smesso di viaggiare il 17 dicembre del 2006. Adesso il Talgo, un treno ad alta velocità dai vagoni corti e più bassi che permette di affrontare meglio le curve e avere maggiore stabilità, percorre questo tratto in orari diurni nel breve volgere di sole quattro ore. Seppure sono molti a lamentare la scomparsa di quei treni notturni, sono altrettanti quelli che in un pomeriggio luminosissimo attraversano il paesaggio desertico a nord di Granada e sognano di cambiare la propria vita a Madrid.

IN LIBRERIA:
—>>“Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza”, Federico Pace (Einaudi)
—>> “La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)
—>> “Controvento”, Federico Pace (Einaudi): in libreria dal 16 maggio 2017

L’EBOOK:
—>>>Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza” da Einaudi
—>>>“La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)

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Email: federico.pace@senzavolo.it

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NOVITA’:
Il nuovo libro di Federico Pace, “Controvento” (Einaudi), sarà in libreria a partire da martedì 16 maggio 2017.