I viaggi in treno, il sollievo e il conforto

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di FEDERICO PACE

Sulle due rotaie si muovono animali di specie molto diverse che tra loro hanno in comune davvero poco. Alle volte, neppure le sembianze. Alcuni sono comodi, puliti e rapidi. Altri non riescono a superare certe velocità e le loro carrozze, prodotte nei tempi andati, hanno già viaggiato a lungo e ora si trascinano con una lentezza che può sembrare esasperante. Qualcuno è silenziosissimo mentre altri ripetono ancora il tipico ta-ta-tan ta-ta-tan senza fermarsi mai. Qualcuno va ancora a vapore, molti altri a propulsione diesel e altri ancora sono sospinti dal silenzio dell’energia elettrica. In Italia ci sono i trenini a scartamento ridotto, quelli storici e turistici dalla Puglia alla Calabria, dall’Emilia-Romagna all’Umbria, dal Trentino alla Sardegna. Ma anche gli InterCity. Tra le città d’Europa corrono gli EuroCity e quelli ancora più veloci come il Tgv in Francia, i Talgo e gli Ave in Spagna o gli Ice in Germania. Tutti in qualche modo, figli della Shinkansen, il treno-missile che in Giappone, agli inizi degli anni Sessanta, prese ad andare fra Tokyo e Osaka a una velocità che pareva impensabile.

IN LIBRERIA:
—>>>“Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza”, Federico Pace (Einaudi)
—>>>“La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)

Attraverso le gallerie delle montagne della Svizzera o nelle terre calde d’Andalusia, ogni giorno e ogni notte, ci sono un’infinità di treni che attraversano il Vecchio Continente da sud a nord, da ovest a est. Alcuni portano verso il mare i bimbi e le madri. Altri provano a far incontrare due persone a cui è capitato, pur vivendo in città diverse, di essere legate dalla tenacia e l’irrazionalità di un sentimento. Di notte dalle finestre delle case, ancora oggi qualcuno, quando li vede passare, per qualche ragione insondabile, prova nel buio una specie di sollievo e conforto.

Nel mondo ci sono convogli che portano verso vette altissime. Dall’estate del 2006, arriva fino in Tibet un treno ipertecnologico. Da più di cento anni, in India, il Toy Train si arrampica fino al Darjeeling, là dove si trova la coltivazione di uno dei tè più buoni al mondo. Altri riescono a mettere in contatto, dopo infiniti giorni di viaggio, città piene di misteri come fa la Transiberiana con Mosca e Pechino. Ci sono i treni di lusso che attraversano terre rigogliose e convogli privi di qualsiasi comfort che sferragliano lungo aride pianure.

Treni che uniscono regioni rimaste separate a lungo per colpa di una guerra. Treni che hanno trasportato re in disarmo, reporter che volevano capire di più e persone che fuggivano da guerre e miserie. Ci sono i treni che in America del Sud portano in Patagonia, lì dove il mondo finisce. Quelli che da Cuzco si arrampicano fino a un passo da Machu Picchu. Treni che vanno da un oceano all’altro attraversando il deserto d’Australia. Convogli che in Canada arrivano a un passo dal Polo Nord, in quelle terre dove l’uomo torna a essere ospite di una natura inaccessibile. Ciascuno sembra avere un carattere e una natura propria, eppure su ciascuno di essi, dentro i loro corpi cavi, pare di provare una familiarità e un agio che altrove ci vengono con ostinazione negati.

IN LIBRERIA:
—>>>“Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza”, Federico Pace (Einaudi)

—>>>“La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)

L’EBOOK:
—>>>Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza” da Einaudi
—>>>“La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)

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Email: federico.pace@senzavolo.it

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NOVITA’:
Il nuovo libro di Federico Pace, “La libertà viaggia in treno” (Laterza), è in libreria a partire da giugno 2016.