Il testimone e la riunificazione, Terzani in treno in Vietnam

TRENO4324234

di FEDERICO PACE

Si chiama il Thong Nhat Express Train, ovvero il treno della riunificazione e collega le due città vietnamite di Ho Chi Minh City (Saigon) con Hanoi. Il sud con il nord. Una linea ferroviaria che unisce quel che è stato separato per lungo tempo all’altezza del 17° parallelo. Per percorrerla tutta, poco più di mille e settecento chilometri, ci vogliono più di trenta ore. La costruzione della ferrovia, iniziata nel 1899, venne conclusa solo nel 1936. Ma è nel 1975 che il collegamento tra le due città venne ristabilito. Da allora, da quando il 30 aprile di quell’anno le forze militari vietnamite entrarono nella città, quella strada ferrata venne indicata dalle autorità come il simbolo della riunificazione. Il treno parte da Ho Chi Mihn City qualche minuto prima delle quattro del pomeriggio e si dirige verso la costa per arrivare a Nha Trang poco prima dell’una di notte. Alle tre del pomeriggio del giorno successivo raggiunge Da Nang. Da un lato il sistema montuoso dell’Annam, dall’altro il mar Cinese meridionale.

IN LIBRERIA:
—>>“Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza”, Federico Pace (Einaudi)
—>> “La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)
—>> “Controvento”, Federico Pace (Einaudi): in libreria dal 16 maggio 2017

Tiziano Terzani, l’inviato di «Der Spiegel», fu uno dei pochi giornalisti occidentali a testimoniare alla fine di aprile del 1975 la presa di Saigon da parte dei vietcong. Qualche mese più tardi, nella primavera del 1976, quando si trovava a Hong Kong, un indovino gli disse che nel 1993 avrebbe corso un grande pericolo di vita. Se voleva salva la vita, disse l’indovino, avrebbe dovuto trascorre l’intero 1993 senza mai salire su un aereo. Dopo quasi vent’anni, Terzani si ricordò di quello che gli aveva detto l’indovino e decise di dargli retta. Per tutto quell’anno viaggiò evitando sempre di utilizzare aeroplani o elicotteri, quale che fosse la distanza da colmare, la direzione o la località da raggiungere. Terzani scrisse che quella decisione lo fece rimettere a studiare la geografia. Le montagne, d’altronde, erano tornate a essere ostacoli. Muoversi più lentamente gli diede modo, di nuovo, di capire quanto fosse ancora vasto il mondo. Proprio a lui che lo aveva già attraversato infinite volte. Fu in quell’anno che Terzani prese il treno della riunificazione risalendo il paese da Ho Chi Minh City. Ritornava in Vietnam dopo avere vissuto per lunghi anni a Saigon.

La città gli era sembrata, seppure differente in qualche modo, nell’anima simile alla Saigon che aveva conosciuta: «Una città di decadenza, corruzione e vitalità tutte orientali; una città estremamente materialista, ma ancora più caotica, più sporca, più indecente e puttana che ai tempi della guerra». Non si fermò molto. Aveva da fare. Doveva andare a trovare la madre a Firenze. E non aveva molto tempo. Il capoluogo toscano distava ventimila chilometri. Non c’era per lui alcun aereo che potesse portarlo nella patria di Dante. Si trattava di percorrere il mondo passo dopo passo. Da qualche parte doveva pure iniziare. Quello da Ho Chi Min City a Hanoi fu il suo primo passo in ferrovia verso Firenze.

Il treno e le miserie che intravedeva gli parvero desolanti, pure se «il paesaggio fuori dai finestrini era di una commovente bellezza». Si meravigliò che ai finestrini vi fossero le inferriate. Scoprì che erano state sistemate per evitare l’assalto dei terroristi. A ogni fermata del treno assistette alle irruzioni di bambini, mercanti e disperati di ogni specie. «Per due giorni e due notti il treno ansimò su per la costa verso il Nord: un lungo, sferragliante corteo di miseria». La bigliettaia a un certo punto smise di controllare i tagliandi e si mise a servire ai passeggeri una minestra con un pentolone. Il treno arriva a Vinh nella seconda notte di viaggio. Durante l’oscurità il convoglio viaggia costeggiando per tutto il tempo il mare. «A guardarlo dal mio finestrino, – scrive Terzani, – ogni volta che la ferrovia curvava, sembrava un lungo serpente luminoso». Poi alle prime luci dell’alba passa a Ninh Binh e risale verso la grande pianura del Tonchino per arrivare a Hanoi.

IN LIBRERIA:
—>>“Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza”, Federico Pace (Einaudi)
—>> “La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)
—>> “Controvento”, Federico Pace (Einaudi): in libreria dal 16 maggio 2017

GLI EBOOK:
—>>Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza” (Einaudi)
—>>“La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)

CONTATTI:
Email: federico.pace@senzavolo.it

SOCIAL NETWORK:
https://twitter.com/FedericoPace_
La pagina di Senza volo su Facebook

NOVITA’:
Il nuovo libro di Federico Pace, “Controvento” (Einaudi), sarà in libreria a partire da martedì 16 maggio 2017.