Verso Oslo e i colori del mare
di FEDERICO PACE
Ci sono molti modi per arrivare a Oslo. Con il treno o con l’aereo. Ma è per nave è che ti sembra di arrivarci per davvero. A Fredrikshavn, nella punta estrema della penisola danese dello Juthland, tutto ha un sapore marino e di imbarcazioni. Il battello è quello della Stena e parte tutti i giorni. Possono bastare anche meno di 30 euro per fare più di otto ore di viaggio sul pelo di un’acqua di mare del Nord per andare dalla Danimarca in Norvegia. Si parte alle dieci del mattino per solcare quel tratto d’acqua che prende il nome di Skagerrak dove vivono più di duemila specie marine.
IN LIBRERIA:
—>>>“Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza”, Federico Pace (Einaudi)
—>>>“La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)
Il mare sembra avere quel blu intenso che si vede in uno dei quadri del pittore norvegese Edvard Munch, assillato anche lui da una inspiegabile frenesia di viaggiare. Si spinse a lungo in ogni città d’Europa e verso le coste del Mediterraneo. In quel quadro il sole scende e l’azzurro denso sembra amoreggiare con un certo nero quieto. Quando Munch decise di tornare in Norvegia scelse proprio uno degli antri del fiordo di Oslo, dove era nato e cresciuto. Lo stesso fiordo che, per chilometri, ti sfila davanti prima di arrivare nella cittá che un tempo si chiamava Kristiania. A Skoyen passerà il resto della sua vita.
Nelle foto del tempo si vede il pittore all’aperto, con la neve e il sole, tra le tele esposte agli elementi della natura. In una sorta di “bagno di luce, di aria e di vento”. Molti anni dopo, un suo amico racconterà di quando gli fece visita. I quadri accatastati “nel grande giardino gli uni accanto agli altri, quadri pieni di colore. Pareva che avessero la proprietà di assorbire una quantità illimitata di luce e che soltanto là all’aperto, nel chiarore scintillante, potessero rivelare la loro magia.” Come se i quadri potessero acquisire autenticità solo passando e tornando ai loro elementi naturali. D’improvviso si mise a piovere. L’amico già si preoccupava di cosa fare per portare i quadri al riparo. “Non preoccuparti, disse Munch, sono abituati”. Centinaia e centinaia di quadri che poi il pittore donerà, in condizioni “insolite”, alla città di Oslo.
Verso le sei del pomeriggio, quando stai per arrivare, Oslo ti si para davanti mostrando le sembianze del colosso del municipio, realizzato in quasi venti anni, tra il 1933 e il 1950, dagli architetti Arneberg e Poulsson. Le due torri maestose. Il grande orologio. L’aria sembra avere la stessa densità che restituiva autenticità ai quadri dell’irrequieto pittore norvegese. Una limpidezza dell’aria, al cui confronto la luce del Mediterraneo sembra quasi evaporare e svanire.
Il lucore di questo mare del Nord sembra denso, preciso, quasi tratteggiato con le linee vorticose e forti di Van Gogh. Una luce decisa ed espressionistica. Ti guardi attorno e respiri a fondo. Lo fai sempre quando sei in viaggio per mare. Al mattino mangerai del pesce crudo, sentirai le voci incomprensibili di chi ti venderà quel pesce. E risentirai sulla pelle la freschezza delle lenzuola, sulla punta dei polpastrelli il conforto della fibra del legno delle assi del letto dove avrai dormito in una notte, finalmente, silenziosa e densa.
IN LIBRERIA:
—>>>“Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza”, Federico Pace (Einaudi)
—>>>“La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)
L’EBOOK:
—>>>“Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza” da Einaudi
—>>>“La libertà viaggia in treno”, Federico Pace (Laterza)
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NOVITA’:
Il nuovo libro di Federico Pace, “La libertà viaggia in treno” (Laterza), è in libreria a partire da giugno 2016.